Dalla lotta di classe alla lotta generazionale. Negli ultimi anni, soprattutto sui social, il confronto tra le diverse generazioni è stato al centro di un dibattito diventato sempre più irruento, con ogni fazione che tende a sputare sull'altro la propria verità, che va contro ogni ragionevole dubbio. Ma tra la guerra verbale e virtuale trova spazio anche un accenno di tregua, interpretato da una giovane ragazza e giornalista che ha deciso di scrivere per Business Insider alcune delle cose più importanti che i suoi genitori boomer le hanno insegnato.
«Mamma e papà sono nati verso la fine degli anni del baby boom e hanno avuto me quando avevano entrambi 43 anni», ha scritto Sandrine Jacquot, specificando di appartenere alla Gen Z. La differenza, ha fatto notare la giovane, è che rispetto ai suoi, i genitori delle sue amiche e amici appartengono alla generazione X. Da qui è partito il raggionamento di Sandrine, che ha quindi fatto un breve elenco di insegnamenti che i suoi genitori boomer le hanno trasmesso.
Senso di indipendenza
«Essendo figlia unica - racconta la ragazza -, con due genitori che lavoravano a tempo pieno, ho dovuto trovare il modo di badare a me stessa. Mia mamma, ad esempio, ama raccontare di quando avevo circa tre o quattro anni e mi versai un bicchiere di succo d'arancia mentre lei era al telefono. Presi un bicchiere, andai al frigorifero e versai il succo. Il succo traboccò sul bancone e sul pavimento. Quindi presi uno strofinaccio e pulii tutto. Mia mamma, che mi ha osservato per tutto il tempo, rimase stupita».
Tra le varie precoci esperienze, la giovane ha raccontato di essere rimasta da sola a casa già da piccola e di andare e tornare da scuola senza il passaggio di uno dei due genitori. «Questo tempo per esplorare e gestire la vita quotidiana senza la supervisione di un adulto - ha sottolineato -, mi ha mostrato quanto sia importante l'indipendenza per uno sviluppo personale positivo e per la fiducia in me stessa».
Esperienze precoci
Praticare tanti sport e attività extrascolastiche («Ho giocato a calcio, ho imparato a sciare e a nuotare, ho preso lezioni di pattinaggio artistico, di immersione, di pianoforte e di ginnastica») ha aiutato la ragazza a prendere consapevolezza di sé. «Mi hanno anche incoraggiato a leggere molto e a fare del mio meglio a scuola - ha continuato Sandrine -, cosa molto importante per i miei genitori "boomer".
Mi hanno trattata come un'adulta
Essere costantemente circondata da adulti coetanei dei suoi genitori, dai loro amici e dai loro familiari «mi ha fatto maturare» molto presto. «I miei genitori - ha spiegato -, mi hanno sempre parlato come un adulto, invece di usare "discorsi da bambino" o "da bambina"».
Inoltre, non hanno mai pianificato dei viaggi per lei o che girassero intorno a lei, ma organizzavano le vacanze che avrebbero fatto loro (da soli) portrandosi appresso anche lei. «Quando a 10 anni gli altri bambini andavano a Disneyland, io andavo a Pompei in Italia con la mia famiglia». Insomma, Sandrine Jacquot è grata per come è stata cresciuta: «So che molte delle decisioni che hanno preso loro per crescere me, le farò mie quando dvorò crescere io mio figlio», ha concluo la ragazza.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Aprile 2024, 17:31
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